Alvaro Bautista trionfa in una Gara 1 decisamente contraddistinta da discussioni e incertezze legate alle condizioni precarie della pista. Sul secondo gradino del podio Jonathan Rea, seguito dal turco Toprak Razgatlioglu.

 

Testo di Valentina Gennari, foto di Luca Gorini.

La prima manche argentina lascia il segno: le polemiche riguardo alla pista, considerata da molti troppo scivolosa, hanno portato alla messa in discussione il disputarsi della gara e la mancata partenza di ben sei piloti.

La decisione di correre ha portato quindi una decimazione della griglia di partenza, che presentava al via solo 12 aspiranti alla vittoria.

I protagonisti del boicottaggio sono Eugene Laverty (Team Goeleven – Ducati Panigale V4 R), Marco Melandri (GRT Yamaha WorldSBK Team – Yamaha YZF R1),Riuychi Kiyonari (Moriwaki Althea Honda Team –  Honda CBR 1000RR), Sandro Cortese (GRT Yamaha WorldSBK Team – Yamaha YZF R1),Chaz Davies (Aruba.it – Ducati Panigale V4 R) eLeon Camier (Moriwaki Althea Honda Team – Honda CBR 1000 RR) che sono rimasti fermi e hanno concretizzato la protesta.

A spuntarla in questo clima di incertezze e controversie è lo spagnolo Alvaro Bautista (Aruba.it – Ducati Panigale V4 R) che ritrova finalmente il sereno. L’alfiere Ducati taglia il traguardo con 1.5 secondi di vantaggio dal Campione del Mondo Jonathan Rea (Kawasaki WorldSBK Team – Kawasaki ZX 10 RR) che ha dovuto prontamente difendersi dagli attacchi di Toprak Razgatlioglu (Turkish Puccetti Racing – Kawasaki ZX 10RR), ottimo terzo.

Allo spegnersi del semaforo Bautista prova a tenere la testa, ma viene subito insidiato da Jonathan Rea, che però non riesce nel suo intento e viene beffato da un arrembante Michael Van Der Mark (Pata Yamaha WorldSBK Team – Yamaha YZF R1).

 L’egemonia olandese dura poco: gli animi dei suoi inseguitori si infervoriscono e il portabandiera Ducati ritorna ben presto al comando, imponendo un ritmo incredibile.

I primi quattro fanno fin da subito la differenza e si staccano dal gruppone, leggermente attardato.

In quinta posizione troviamo infatti un arrancante Alex Lowes (Pata Yamaha WorldSBK Team -Yamaha YZF R1) seguito da Leon Haslam (Kawasaki WorldSBK Team – Kawasaki ZX 10 RR) che trama alle sue spalle e diventa via via più aggressivo. Il pilota Yamaha riesce però a difendersi bene e a tenersi dietro il connazionale, che quindi taglia da sesto il traguardo.

Solo settimo Tom Sykes (BMW Motorrad WorldSBK Team – BMW S1000RR) che si porta con sé il peso di un divario importante dal leader della gara.

Nel frattempo lo spagnolo continua a dominare e non teme più un agguato del Cannibale, che deve guardarsi invece da un fenomenale Toprak Razgatlioglu, che prova il tutto e per tutto per mettere la sua ruota davanti a quella dell’uomo dei record. Micheal Van Der Mark, dopo un’ottima prima fase di gara, perde terreno e si allontana dal magico terzetto.

Le posizioni rimangono invariate fino alla bandiera a scacchi, che regala ad Alvaro Bautista il 16esimo successo della stagione.

Nono e decimo Leon Marcado (Orelac Racing Verdanatura – Kawasaki ZX 10-RR)e Alessandro Delbianco (Althea Mie Racing – Honda CBR1000RR),in netto miglioramento e protagonista di una delle sue gare più belle.

Gli ultimi a passare sotto la bandiera a scacchi sono Markus Reiterberger (BMW Motorrad WorldSBK Team – BMW S1000RR) 11esimo, e Michael Ruben Rinaldi (Barni Racing Team – Ducati Panigale V4 R ), 12esimo ed in evidente difficoltà.

 

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